PIÙ COLESTEROLO BUONO? CI PENSA L’ATTIVITÀ FISICA

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PIÙ COLESTEROLO BUONO? CI PENSA L’ATTIVITÀ FISICA

I buoni motivi per cercare di aumentare i livelli ematici di colesterolo buono non mancano. Ogni piccolo incremento della concentrazione di quelle che in gergo tecnico si chiamano molecole HDL porta infatti a una riduzione significativa del rischio di andare incontro a malattie cardiovascolari. La spiegazione è semplice: le HDL trasportano verso il fegato il colesterolo in circolo nell’organismo, evitando che si accumuli nel sangue mettendo in pericolo la salute di cuore e arterie. Sfortunatamente, però, le HDL non possono essere assunte con il cibo. Per questo, per aumentare il loro livello, è necessario fare affidamento su altri stratagemmi. Fra i più efficaci è incluso scegliere di praticare un’attività fisica regolare.

I VANTAGGI DI UNA VITA ATTIVA

Il primo motivo per farlo è piuttosto intuitivo: un esercizio regolare aiuta a tenere sotto controllo il peso, e spesso le persone in sovrappeso che riescono a dimagrire vedono aumentare i loro livelli di colesterolo HDL. In particolare, un dimagrimento di circa 2,7 chili può essere associato a un aumento di colesterolo buono di 1 mg/dL (o 0,03 mMol/L che dir si voglia).

Quello tra attività fisica e particelle HDL sembra però essere anche un legame non necessariamente dipendente dal dimagrimento. A chi conduce una vita sedentaria bastano infatti circa 2 mesi di esercizio regolare per aumentare del 5% i livelli di colesterolo buono. Ciò che conta è scegliere il tipo di esercizio giusto e praticarlo per 30 minuti almeno 5 volte alla settimana. Fra le possibilità sono incluse le camminate a passo sostenuto, la corsa, la bicicletta e il nuoto, ma anche sport di squadra come la pallacanestro. In altre parole, per aumentare il colesterolo buono bisogna praticare un esercizio di tipo aerobico a un’intensità tale da aumentare la frequenza cardiaca e la sudorazione senza però togliere il fiato.

 

COMBINAZIONI VINCENTI

L’attività fisica non è però l’unico fattore su cui agire. Un’altra arma vincente è l’alimentazione. Infatti anche se il cibo non contiene particelle HDL alcuni alimenti sono ricchi di nutrienti che promuovono un aumento dei loro livelli nel sangue. E’ questo, ad esempio, il caso degli omega 3, acidi grassi polinsaturi abbondanti in pesci come il salmone, il tonno e le aringhe o in alimenti di origine vegetale come le noci e i semi di lino. Anche non fumare è un’ottima scelta in termini di concentrazioni ematiche di colesterolo. Abbandonare le sigarette può infatti far aumentare significativamente i livelli di HDL [1].

Appare quindi evidente che la scelta migliore per favorire la presenza di livelli salutari di colesterolo nel sangue è seguire uno stile di vita salutare in cui l’attività fisica regolare sia associata a opportune scelte alimentari e all’eliminazione di fattori pericolosi per la salute, in particolare del fumo. Se tutto ciò non dovesse bastare il medico potrebbe decidere di prescrivere l’assunzione di alcuni farmaci. Attenersi alle sue indicazioni è fondamentale per non far correre al cuore seri pericoli.

1. Gepner AD, Piper ME, Johnson HM, Fiore MC, Baker TB, Stein JH. Effects of smoking and smoking cessation on lipids and lipoproteins: outcomes from a randomized clinical trial. Am Heart J. 2011 Jan;161(1):145-51.

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