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BERE CAFFÈ FA MALE ALLA SALUTE? I CONSIGLI DEGLI ESPERTI

Il caffè è per molti un insostituibile compagno sin dalle prime ore della giornata. Per qualcuno è indispensabile per svegliarsi, per altri per riattivare le energie nel corso della giornata. In effetti questa bevanda aiuta a mantenersi svegli, ad alleviare la fatica e a migliorare la concentrazione [1]. Purtroppo, però, esagerare con il suo consumo può avere effetti collaterali dannosi per la salute.

RISCHI E BENEFICI IN UN’UNICA TAZZINA

Il rischio più temuto e più noto è finire preda dell’insonnia e dover fare i conti con gli effetti collaterali della perdita di sonno. I motivi per puntare il dito contro questa bevanda sarebbero però anche altri. Le prime ricerche che hanno analizzato i rischi del suo consumo hanno ad esempio portato ad accusarla di far aumentare i livelli di colesterolo e di essere pericolosa per la salute del cuore di persone geneticamente predisposte [2,3].

Studi più recenti sembrano però puntare in tutt’altra direzione, smentendo l’esistenza di un legame tra il consumo di caffè e malattie cardiache o altre gravi patologie, tumori inclusi. Anzi, la maggior parte delle ricerche ha svelato i benefici del consumo di questa bevanda, che a quanto pare aiuta a ridurre la mortalità, inclusa quella per cause cardiovascolari. Sembra inoltre che il caffè possa aiutare a ridurre il rischio di Parkinson, di diabete di tipo 2 e di malattie epatiche. Anche il cervello trarrebbe benefici dal suo consumo: il caffè sembra infatti aiutare a migliorare le capacità cognitive e a ridurre il rischio di depressione [1,4,5,6,7].

UNA QUESTIONE INDIVIDUALE

Nella maggior parte dei casi questi benefici superano i possibili rischi associati al consumo di caffè. Il bilancio finale dipende però da diversi fattori individuali. Il caffè, ad esempio, non è una bevanda adatta a bambini e ragazzi molto giovani. Inoltre spesso è fondamentale la sensibilità individuale alle molecole contenute al suo interno. A dover fare particolare attenzione è chi già lotta con l’insonnia e chi assume dei farmaci che possono interagire con la caffeina (ad esempio alcuni antibiotici, i farmaci contenenti teofillina o anche fitoterapici come l’echinacea). Inoltre anche il peso e alcuni problemi di salute, come i disturbi ansiosi, possono influenzare l’effetto finale del consumo di caffè.

UN CONSIGLIO PER TUTTI

In generale, secondo gli esperti, un adulto non dovrebbe superare i 400 mg di caffeina al giorno, dose considerata sicura per la maggior parte delle persone. L’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran, oggi CRA NUT) consiglia ad esempio agli individui in salute che seguono un’alimentazione equilibrata di non superare in una giornata i 4-5 mg di caffeina per kg di peso corporeo. A quante tazzine corrispondano esattamente dipende sia dal metodo di preparazione, sia dalla miscela utilizzata. Un caffè ristretto preparato con pura Arabica ne contiene, ad esempio, circa 40 mg, mentre un espresso lungo preparato con una miscela di Arabica e Robusta può contenerne anche 100 mg.

Non bisogna poi dimenticare che la caffeina è presente anche in altre bevande, come energy drink e bibite analcoliche. Meglio, quindi, non esagerare con il caffè, nemmeno quando si sta bene e si segue uno stile di vita salutare.

  1. Ruxton CHS. The impact of caffeine on mood, cognitive function, performance and hydration: a review of benefits and risks. Nutrition Bulletin, vol. 33, no. 1, pp. 15–25, 2008.
  2. Thelle DS, Arnesen E, Førde OH. The Tromsø heart study. Does coffee raise serum cholesterol? N Engl J Med. 1983 Jun 16;308(24):1454-7.
  3. Happonen P1, Voutilainen S, Tuomainen TP, Salonen JT. Catechol-o-methyltransferase gene polymorphism modifies the effect of coffee intake on incidence of acute coronary events.PLoS One. 2006 Dec 27;1:e117.
  4. Qi H, Li S. Dose-response meta-analysis on coffee, tea and caffeine consumption with risk of Parkinson’s disease. Geriatr Gerontol Int. 2014 Apr;14(2):430-9.
  5. Whayne Tf JR. Coffee: A Selected Overview of Beneficial or Harmful Effects on the Cardiovascular System? Curr Vasc Pharmacol. 2014 Oct 2.
  6. Morisco F, Lembo V, Mazzone G, Camera S, Caporaso N. Coffee and liver health. J Clin Gastroenterol. 2014 Nov-Dec;48 Suppl 1:S87-90.
  7. Guo X, Park Y, Freedman ND, Sinha R, Hollenbeck AR, Blair A, Chen H. Sweetened beverages, coffee, and tea and depression risk among older US adults. PLoS One. 2014 Apr 17;9(4):e94715. 

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