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LOTTA AL SODIO: UNA VITA SAPORITA SENZA SALE NEL PIATTO

Il sale aggiunto ai cibi porta con sé un tocco di gusto, ma anche rischi per la salute. Non a caso ridurre il suo consumo è uno dei consigli più frequenti degli esperti. Molti temono, però, che senza sale l’alimentazione possa perdere sapore, ma in realtà bastano piccoli accorgimenti e un po’ di fantasia in cucina per evitare che la riduzione del sale aggiunto ai cibi si traduca in una perdita di gusto.

UN PROBLEMA LEGATO AL SODIO

Il motivo che spinge alla riduzione dell’uso di sale è il suo contenuto di sodio. Infatti è un apporto eccessivo di questo minerale ad aumentare il rischio di ipertensione, di malattie cardiache e di altri problemi di salute, inclusa la ritenzione idrica tanto odiata dalle donne di ogni età.

Per soddisfare i fabbisogni dell’organismo, infatti, è sufficiente il sodio presente naturalmente negli alimenti. Per questo l’aggiunta di sale nella preparazione dei cibi può portare facilmente a un’assunzione eccessiva di questo minerale, con i pericoli che ne conseguono per la salute.

STRATAGEMMI PER RIDURRE IL CONSUMO

Per chi è abituato a salare molto le pietanze che porta in tavola, limitare l’assunzione di sodio può risultare un’impresa tutt’altro che semplice. Proprio per questo è meglio evitare improvvise e drastiche riduzioni nel suo utilizzo. Piuttosto, il palato deve essere gradualmente abituato a gustare cibi meno salati, riducendo poco alla volta le quantità di sale utilizzate in cucina. La diminuzione del sale può essere controbilanciata con l’uso di altri ingredienti saporiti, ad esempio le spezie e le erbe aromatiche, ma anche l’aceto, il succo di limone e le alghe in polvere o in fiocchi. In questo modo si potranno educare le papille gustative a fare a meno di un po’ di sale e ad apprezzare altri sapori.

Attenzione, però, a non farsi trarre in inganno da alcuni sostituti pericolosi: per ridurre il consumo di sale, i dadi da brodo, la salsa di soia, la senape e anche il ketchup non possono essere considerati valide alternative. Al loro interno si nascondono infatti proprio grandi quantità di sale, e il loro utilizzo vanificherebbe ogni sforzo verso il cambiamento.

UN AIUTO DALLE ETICHETTE

Il sale da cucina non è però l’unica fonte di sodio in eccesso. Spesso infatti anche i cibi già pronti contengono grandi quantità di sale. Oltre agli insaccati, ai formaggi e alle conserve, anche prodotti insospettabili come il pane, i cereali per la colazione e i dolci confezionati sono da considerare a rischio. Per evitare di cadere in trappola ci si può affidare alle etichette presenti sulle confezioni che, anche in questo caso, si rivelano preziose alleate di chi vuole garantirsi un’alimentazione salutare.

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