COLESTEROLO ALTO: EREDITARIO, STILE DI VITA O FARMACI?

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COLESTEROLO ALTO: EREDITARIO, STILE DI VITA O FARMACI?

Il colesterolo alto è un problema per almeno 2,5 milioni di italiani. A soffrirne sono sia uomini che donne che, a causa di questa ipercolesterolemia, corrono un maggior rischio di ritrovarsi alle prese con una cardiopatia ischemica, la prima causa di decesso per malattie cardiovascolari1. Alla base della situazione ci possono essere fattori molti diversi fra loro. Infatti, se in alcuni casi l’aumento del colesterolo può essere associato ad abitudini alimentari poco corrette o a un’attività fisica inadeguata, in altri lo stile di vita non c’entra e ad entrare in gioco è la genetica2.

UN PROBLEMA EREDITARIO

Quando il colesterolo alto è causato da difetti genetici il problema con cui si ha a che fare è la cosiddetta ipercolesterolemia familiare. A determinarla una serie di mutazioni a carico del gene del recettore delle LDL, che si trova sul cromosoma 19 che impedisce all’organismo di smaltire correttamente il colesterolo cattivo in circolo nel sangue2,3.
La forma di colesterolo alta (forma omozigote) è tipicamente associata alla presenza di depositi di grasso nella pelle (gli xantomi, in genere localizzati a livello delle mani, dei gomiti, delle ginocchia, delle caviglie e attorno alla cornea, nell’occhio) o nelle palpebre (gli xantelasmi). Si tratta di un problema ereditario, e per soffrirne è sufficiente avere solo una copia mutata del gene che dovrebbe aiutare a smaltire il colesterolo cattivo. Non mancano però nemmeno i casi in cui tutte e due le copie del gene presenti in ogni cellula sono mutate; questa situazione è più grave e fa sì che il rischio di infarto e di malattie cardiovascolari aumenti significativamente anche in giovane età2,3.

IL RUOLO DELLO STILE DI VITA

D’altra parte, in molti casi l’ipercolesterolemia non è un problema ereditario. Il colesterolo può infatti aumentare anche perché si mangiano troppi cibi che ne sono ricchi o alimenti che apportano molti grassi saturi. Inoltre anche l’inattività fisica può contribuire all’aumento del colesterolo, così come il sovrappeso e l’obesità, condizioni a loro volta associate allo stile di vita2,4.
Per questo agire sulle abitudini quotidiane può aiutare a combattere il colesterolo alto senza dover ricorrere ai farmaci. I due aspetti principali su cui concentrarsi sono proprio l’alimentazione (riducendo il consumo di alcol e di grassi – soprattutto di quelli saturi – e sfruttando i benefici degli alimenti contenenti fibre e fitosteroli vegetali2,6) e l’esercizio (che può aiutare a ridurre il colesterolo con solo 40 minuti di attività aerobica da moderata a intensa 3-4 volte alla settimana5).
Alimentazione e attività fisica possono anche aiutare, se necessario, a dimagrire. Ma ci potrebbe essere anche un altro fattore da modificare: chi fuma dovrebbe smettere perché il fumo, danneggiando le pareti dei vasi sanguigni, accelera la comparsa di problemi cardiovascolari5.

IL RUOLO DEI FARMACI

A volte anche le forme meno gravi di ipercolesterolemia familiare possono essere gestite con sane abitudini, senza dover far ricorso ai farmaci3. D’altra parte, in alcuni casi i medicinali sono necessari anche quando non sono i geni a far aumentare il colesterolo 2. In ogni caso, agire sullo stile di vita è il primo passo fondamentale per cercare di tenere sotto controllo la colesterolemia2,3. Sarà poi il medico, dopo aver tentato questa strada, a stabilire se e quali farmaci è il caso di assumere.

1. Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri. 2016.
2. Istituto Superiore di Sanità. Epicentro. Colesterolo e ipercolesterolemia.
3. MedlinePlus. Familial hypercholesterolemia.
4. MedlinePlus. High blood cholesterol levels.
5. American Heart Association Recommendations for Physical Activity in Adults.
6. Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione. Sapermangiare. Alimentazione e malattie cardiovascolari.

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2022-09-01T12:47:02+02:00
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