Articolo29 Header
Articolo29 HeaderMobile
Danacol » Alimentazione » CIBI CONTRO IL COLESTEROLO: I LEGUMI

CIBI CONTRO IL COLESTEROLO: I LEGUMI

Il colesterolo può essere un acerrimo nemico della salute. Tutto dipende da quale sua forma si considera: se il cosiddetto colesterolo “buono” è un alleato del benessere, quello “cattivo” deve essere tenuto a bada, pena gravi rischi per cuore e arterie .L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nel controllo dei livelli di colesterolo “cattivo”, tanto che, in alcuni casi, agire sulle abitudini alimentari può evitare di dover ricorrere all’assunzione di farmaci. Controllare l’alimentazione non significa però solo limitare i cibi ricchi di colesterolo, ma anche scegliere quelli che aiutano a ridurre i livelli nel sangue della sua forma “cattiva”.

I BENEFICI DEI LEGUMI

Fra gli alleati alimentari nella lotta contro il colesterolo ci sono i legumi: fagioli, lenticchie e piselli hanno il loro punto di forza nell’elevato contenuto di fibre . Queste molecole, che giungono nell’intestino senza essere digerite, aiutano a ridurre l’assorbimento del colesterolo. Insieme a cereali, frutta e verdura, i legumi contribuiscono ad aumentare l’apporto di fibre alimentari, aiutando così a contrastare l’aumento del colesterolo nel sangue.

UN CONSUMO REGOLARE

La Piramide Alimentare della Dieta Mediterranea parla chiaro: per mantenersi in salute dovrebbero essere mangiate almeno due porzioni di legumi alla settimana. Scendendo più nel dettaglio degli effetti del consumo di legumi sui livelli di colesterolo, un’analisi degli studi presenti nella letteratura scientifica, pubblicata sul Canadian Medical Association Journal da un gruppo di esperti dell’Università di Toronto, ha rilevato una riduzione significativa dei livelli di colesterolo “cattivo” in chi mangia una porzione di legumi al giorno.

NIENTE GONFIORI

Ad eccezione dei casi di favismo, il consumo regolare di legumi non ha controindicazioni per la salute. Tuttavia, un aumento repentino della loro assunzione può essere associato a disturbi gastrointestinali, ad esempio flatulenza. Chi non è abituato al loro consumo può introdurli gradualmente nell’alimentazione, in modo da evitare effetti collaterali tanto improvvisi quanto indesiderati.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE